giovedì 2 luglio 2009

Dock

Il Dock è l'applicazione che, in Mac OS X, appare come una barra piena di icone in basso nello schermo e consente principalmente di accedere velocemente alle applicazioni che vi sono sistemate. Il Dock può essere sistemato anche su uno dei lati destro o sinistro dello schermo, ma in tale posizione perde l'apparenza tridimensionale che ha guadagnato dal restyling del passaggio da Tiger a Leopard.

L'applicazione, come il Finder, non si trova nella cartella Applicazioni Applicazioni, cioè /Applications, ma piuttosto si trova nella cartella si sistema dedicata ai servizi /System/Library/CoreServices/Dock.app. Invece, per quanto riguarda la versione dell'applicazione, il Dock non segue la numerazione del sistema operativo (come invece fa il Finder) ma è attualmente alla versione 1.6.9.

La parola Dock, come spiega Wikipedia, si riferisce (in lingua inglese) a un'area in cui persone o oggetti vengono depositati in attesa di essere prelevati da un mezzo di trasporto (per esempio il molo di un porto). In senso figurato, quindi, si può dire che le applicazioni nel "dock" sono "ormeggiate" in attesa del prossimo utilizzo da parte dell'utente.

Il Dock fu ideato proprio da Apple che lo implementò nel 1983 nell'Apple Lisa. In pochi anni l'idea fu abbondonata per essere ripresa dapprima da altre aziende (Acor, Atari, Amiga) e poi dalla NextStep dello Steve Jobs appena licenziato dall'Apple che aveva fondato. E' grazie a NextStep che il Dock ha il vero successo internazionale, tanto che Microsoft ne acquista le licenze per includerlo nei sistemi operativi Windows (anche se questa implementazione non fu mai realizzata). Una volta rientrato in Apple, Jobs decide di includere il Dock nel nascituro Mac OS X e da lì non se ne è più andato.

Il Dock è separato in due zone delimitate da una sorta di striscia pedonale.

La parte sinistra raccoglie le icone delle applicazioni che l'utente ritiene di utilizzare più spesso, ed infatti si possono aggiungere a piacere semplicemente trascinando l'icona dell'applicazione dalla cartella Applicazioni direttamente sul Dock, e si possono eliminare trascinandole in un punto qualsiasi dello schermo al di fuori del Dock stesso. L'unica icona non eliminabile è la prima, ovvero quella relativa all'applicazione Finder. Tutte le icone, se l'applicazione corrispondente è aperta, hanno un puntino luminoso appena sotto di esse. Anche le applicazioni non trascinate sul Dock dall'utente, se aperte vengono visualizzate su di esso, ma scompaiono dalla barra una volta che vengono chiuse. Se invece l'icona di una applicazione non fissata sul Dock viene spostata in un'altra posizione (sempre sul Dock), questa rimarrà anche ad applicazione chiusa.

La parte destra del Dock, invece, raccoglie i collegamenti a file o dischi e le Pile (o Stack) delle cartelle: si tratta di una maniera innovativa di mostrare il contenuto di una cartella come una pila arcuata di file, in una griglia (se il numero di file è eccessivo questa visualizzazione è automatica) o in un elenco navigabile per sottocartelle. In sostanza, in questo modo, si possono definitivamente spostare file, cartelle ed eliminare gli alias (collegamenti) dalla scrivania, permettendoci finalmente di godere appieno dei nostri wallpaper (sfondi) senza rinunciare ad avere i nostri documenti a portata di mano. Acceso un Mac per la prima volta, sono già presenti due Pile relative alle cartelle Documenti e Downloads dell'utente, ma qualsiasi altra cartella può essere trascinata sul Dock. Anche i file sono trascinabili sul Dock ed appaiono come semplici icone. In ultimo, all'estrema destra è presente il Cestino.

Il Cestino si apre come una normale cartella se si clicca sull'icona corrispondente. Con il tasto destro (click secondario) si attiva il menu contestuale che permette di svuotare il Cestino (tale funzione è raggiungibile anche dal menu Finder>Svuota il Cestino... o con la combinazione di tasti ⇧⌘⌫).

Ogni icona nel Dock ha il suo menu contestuale che permette di rimuovere l'icona dal Dock, di mostrare nel Finder o aprire l'applicazione o la cartella. Nel caso delle Pile sono accessibili delle opzioni come la modalità di visualizzazione e l'ordine con cui devono essere mostrati i file contenuti in esse. Nel caso delle applicazioni, quindi solo nella parte sinistra del Dock, è possibile decidere di lanciare una certa applicazione al login, ovvero all'avvio del Mac.

Le preferenze principali del Dock sono impostabili dal menu >Dock dal quale si può attivare il Nascondi (ovvero la capacità di visualizzare il Dock solo se il puntatore tocca il lato inferiore dello schermo), l'ingrandimento (cioè la possibilità di ingrandire le icone del Dock vicine al puntatore, molto utile nel caso il Dock sia pieno di icone), si può scegliere la posizione del Dock stesso (che, come detto sopra, può essere posizionato in basso ma anche in uno dei due lati dello schermo), ed infine si può accedere alle Preferenze Dock, ovvero a quel pannello delle Preferenze di Sistema che raccoglie ulteriori opzioni di personalizzazione: la dimensione del Dock (regolabile anche trascinando le già citate strisce pedonali), l'entità dell'ingrandimento (se attivato), la posizione nello schermo, l'effetto contrazione quando si riduce ad icona una finestra cliccando sul pulsante centrale giallo fra i tre in alto a sinistra (a scelta fra il tipico Effetto genio e l'Effetto scala), l'animazione all'apertura delle applicazioni (cioè il saltellare delle icone durante il caricamento), ed infine il Mostra e nascondi automaticamente che corrisponde al Nascondi di cui sopra.

Link utili:




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